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Bisai. Le radici

"Bisai", è un progetto che mi fu affidato un paio di anni fa. Mi fu chiesto di fotografare i bisnonni (Bisai) di un piccolo paese della Sardegna, accompagnati dagli ultimi nati della famiglia. Al tempo del coronavirus questo progetto si lascia guardare con occhi diversi, arricchiti di una consapevolezza nuova. L'Italia ha perso con dolore e impotenza una quantità sconcertante delle proprie radici, ed è per questo che a distanza di tempo voglio pubblicare queste fotografie, celebrando i nostri anziani, radici e memoria, patrimonio inestimabile e fragilissimo delle nostre famiglie, della storia di ognuno di noi e del nostro paese.



Era Natale, ad ogni bisnonno del luogo era stato chiesto di partecipare a questo progetto. Ho passato due giorni ad entrare di casa in casa, accolta con curiosità e sorrisi, cortesie e tanti dolci. Non c'è stato nulla di programmato, per non "invadere" la quotidianità non ho chiesto loro di posare e non ho usato luci artificiali. Certo, anni di reportage aiutano molto in questi casi, è una palestra ottima senza la quale realizzare questo lavoro sarebbe stato davvero complicato. Ricordo che avevo 15-20 minuti circa per ogni casa, dovevo entrare, creare empatia con loro, cercare una luce favorevole e scattare quando davanti a me si presentava quel gesto, quello sguardo, quel rapporto confidenziale tra i due che per un istante gli faceva dimenticare la mia presenza.






Non ho pubblicato l'intero progetto perché credo che anche solo queste poche fotografie raccontino molto.

Ricordatevi sempre di capire chi avete davanti prima di scattare una fotografia e fatelo senza imporvi mai, è fondamentale per poter raccontare davvero una vita.




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